Autonomia: appello, no secessione ricchi Aderiscono tra gli altri Villone, De Petris, Fassina, Frato
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - L'autonomia differenziata punta a
distruggere l'unità nazionale e i principi di uguaglianza e
universalità dei diritti sanciti dalla Costituzione. Una
"secessione dei ricchi" che va fermata con una campagna nel
Paese e in Parlamento. E' questo il senso di un appello lanciato
dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, un cartello
di forze politiche, sociali e sindacali, contro il progetto
promosso da governo e alcune Regioni. "Il governo - si legge -
non può e non deve subire le pressioni della Lega che chiede i
voti al sud e prepara la secessione dei ricchi al nord a loro
danno. Il Parlamento sia protagonista imponendo modifiche
indispensabili per garantire, ad esempio, che sanità,
istruzione, tutela dell'ambiente e del lavoro e le relative
risorse siano le stesse per tutti i cittadini italiani in
qualunque parte del territorio nazionale". L'appello è
sottoscritto, tra i tanti, anche da Massimo Villone, Nicola
Fratoianni, Stefano Fassina, Giovanni Russo Spena, Loredana De
Petris, Maurizio Acerbo.
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