(ANSA) - ROMA, 9 MAR - Le opere bloccate tra piccoli e grandi
cantieri sono oltre 600, per un valore di 36 miliardi, che
diventano 125 calcolando le ricadute sull'intero sistema
economico nazionale. E' quanto si legge in uno studio della
Filca Cisl. Se ripartissero tutti l'impatto sull'occupazione
sarebbe di circa 350 mila posti di lavoro. Il settore delle
costruzioni dall'inizio della crisi ad oggi ha perso 620mila
posti di lavoro. Nello stesso periodo sono "scomparse" 120 mila
aziende. Il valore dell'edilizia nel Pil nazionale è passato
dall'11,5% del 2008 all'8% attuale. Nello stesso periodo il
valore delle costruzioni nel Pil è crollato dal 29% al 17%.
"La Tav va fatta", dice il segretario generale della Filca Cisl,
Franco Turri, "senza siamo fuori dall'Europa".Venerdì prossimo
15 marzo lo sciopero generale del settore con una manifestazione
a Roma.
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