(ANSA) - ROMA, 3 MAG - Due ragazzi di 17 anni, arrestati
quando ne avevano 15, sono stati impiccati in Iran dopo essere
stati condannati a morte per stupro e rapina. Ne dà notizia oggi
l'Alto commissario per i diritti umani dell'Onu, Michele
Bachelet, denunciando il caso come "scandaloso" e sottolineando
tra l'altro che i due minorenni sono stati sottoposti a
maltrattamenti durante la detenzione e che il processo è stato
"viziato" dal mancato rispetto dei basilari diritti della
difesa. I due giovani, Mehdi Sohrabifar e Amin Sedaghat, furono
arrestati nel 2017 e, secondo notizie ricevute dall'Onu, furono
detenuti a lungo senza poter avere accesso a un avvocato. In
tale situazione entrambi furono "costretti a rendere false
confessioni". Nonostante abbiano in seguito ritrattato le loro
dichiarazioni, sono stati condannati a morte. Le esecuzioni sono
avvenute il 25 aprile a Shiraz, dopo che i due condannati erano
stati frustati. L'Alto commissario aggiunge che Sohrabifar aveva
problemi mentali.
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