(ANSA) - BOLOGNA, 30 AGO - "Freddezza, lucidità e mancanza di
rimorsi e di pentimento". Sono le caratteristiche, sottolineate
dalla motivazioni della sentenza di condanna a 14 anni e otto
mesi, del sedicenne imputato per l'omicidio del coetaneo
Giuseppe Balboni, assassinato con due colpi di pistola al volto
il 17 settembre 2018. Il corpo del giovane, nascosto in un pozzo
a Castello di Serravalle, nel Bolognese, fu trovato una decina
di giorni dopo.
Il delitto avvenne per una questione di soldi, un debito di
droga tra i due. Il gup del tribunale per i Minorenni di Bologna
Luigi Martello ricorda come l'imputato cercò per oltre una
settimana "sia di sviare le indagini che di negare le proprie
responsabilità sia coi genitori che con gli amici che con gli
inquirenti". Dopo l'omicidio occultò il cadavere, ricoprì di
foglie il pozzo, lavò le tracce di sangue e quindi si recò
normalmente al lavoro "e poi a pranzo è andato a mangiare dalla
nonna".
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