(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Anche l'Italia sta predisponendo la
possibile evacuazione dei connazionali che si trovano nell'area
di Wuhan: un'ipotesi allo studio è il trasferimento via terra, a
condizione di restare in osservazione per i successivi 14 giorni
in un ospedale cinese di una regione più sicura. Ma la
prospettiva di una quarantena non convince i connazionali. Sono
una cinquantina gli italiani attualmente presenti nella città
focolaio e in tutta la regione di Hubei. L'ambasciata a Pechino,
in raccordo con l'Unità di Crisi della Farnesina, è in contatto
con tutti per conoscere le loro intenzioni. Per chi deciderà di
andarsene, il piano prevede un trasporto in autobus a Changsha,
capitale della provincia dello Huhan, a 350 km circa da Wuhan,
da dove sarebbero trasferiti in un ospedale per un periodo di
osservazione di due settimane. Il capo dell'Unità di Crisi
Stefano Verrecchia ha chiarito che la quarantena, che sarebbe
sia in uscita che in entrata da Wuhan, è "un'ipotesi allo studio
dell'Italia con gli altri partner".
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