(ANSA) - NEW YORK, 05 AGO - Doveva uscire nelle sale nelle
prossime settimane: assieme a Tenet di Christopher Nolan,
un'ancora di salvezza per gli esercenti da mesi in lockdown per
il Coronavirus. Invece Mulan, l'attesa riedizione con attori in
carne ed ossa del cartone animato della Disney, debutterà
direttamente sul canale Disney+, bypassando la distribuzione sul
grande schermo.
Il film con Liu Yifei nella parte dell'eroina che si finge
ragazzo per evitare al padre di andare in guerra sarà lanciato
il 4 settembre al prezzo di 29,99 dollari in aggiunta
all'abbonamento di 6,99 dollari al mese: un test da parte degli
studi Disney per determinare quanto i suoi oltre 60 milioni di
clienti sono pronti a pagare per vedere una produzione creata
originariamente per il grande schermo.
Nei mercati dove Disney+ non è disponibile il film sarà
distribuito nelle sale. La decisione segue di pochi giorni
l'annuncio delle catene AMC Theatres e Universal di consentire
il debutto in streaming di alcuni titoli dopo soltanto 17 giorni
di programmazione. Storicamente la Disney, tra tutte le major, è
sempre stata tra i sostenitori dell'esperienza collettiva di un
film al cinema e il voltafaccia ha creato frustrazione tra gli
esercenti: in Gran Bretagna ad esempio, dove il 40% delle sale
ha cominciato a riaprire dopo il lockdown, la decisione è
apparsa ingiustamente punitiva.
Il Ceo di Disney Bob Chapek ha dichiarato che la decisione su
Mulan non rappresenta un nuovo modello di business, ma "è un
caso isolato".
Il prezzo richiesto per la visione di Mulan è il più alto
finora nella distribuzione in streaming: 10 dollari di più di
quanto fatto pagare da Universal per Trolls World Tour e una
scommessa a rischio in giorni in cui i livelli di disoccupazione
sono ai livelli di quelli della Grande Depressione, ma anche un
modo, come ha spiegato Chapek, di recuperare una parte
dell'investimento da oltre 200 milioni di dollari fatto sul
film. (ANSA).
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