(ANSA) - ROMA, 14 NOV - Un personaggio "affascinante,
simile a mio padre sotto molti aspetti". Così Ben Affleck negli
incontri 'Deadline Contenders" organizzati dalla testata online
con alcuni dei protagonisti e autori dei film più attesi della
stagione, descrive il suo ruolo in The Tender Bar il nuovo film
da regista di George Clooney, con Lily Rabe, Tye Sheridan,
Christopher Lloyd e il piccolo Daniel Ranieri (al suo debutto),
in arrivo a New York e Los Angeles in uscita limitata dal 17
dicembre, dal 22 dicembre in uscita nazionale negli usa e dal 7
gennaio su Amazon Prime Video.
E' l'adattamento dell'omonimo libro di memorie bestseller e
vincitore del Premio Pulitzer scritto da J.R. Moehringer (In
Italia è edito da Piemme con il titolo Il bar delle grandi
speranze). Si racconta la storia di J.R. (Ranieri e Sheridan
nellee diverse età), ragazzo cresciuto a Long Island da una
mamma single (Rabe), che si forma come uomo passando molto tempo
nel bar di quartiere dove lo zio Charlie (Affleck) fa il
barista. Lui è solo una delle originali e a volte bizzarre
figure paterne nella sua vita, che cercano di 'colmare' come
possono l'assenza paterna.
"E' uno dei forse due unici momenti nella mia carriera nei
quali mi viene offerto un gran ruolo per un gran film da un
grande regista. In genere collaboro sempre a creare il materiale
per i miei progetti, faccio in modo accadano. Stavolta è stato
come un dono dal cielo. Già prima di leggere la sceneggiatura
ero pronto a fare il film, e ancora non sapevo quanto George
Clooney (amico di Affleck, coproduttore con lui di Argo) fosse
bravo come regista. Non potevo credere a quanto fosse bella la
parte e lui mi ha veramente aiutato". Affleck ha trovato con il
suo personaggio anche un legame personale: "E' un ruolo molto
gratificante, Charlie è da un lato veramente una brava persona e
una figura paterna di riferimento per il nipote, è sempre dalla
sua parte. Ama il bambino ma non lo esprime nel modo
tradizionale al quale è abituata l'ultima generazione".
Oltretutto "proprio come mio padre è un barman, una persona con
una cultura, che si è costruito da autodidatta, con un forte
senso dell'umorismo". (ANSA).
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