(ANSAmed) - TEL AVIV, 04 MAG - Al suono delle sirene la vita
in tutto Israele si è fermata stamane per due minuti di
raccoglimento in ricordo di oltre 24 mila uomini e donne caduti
nei conflitti che hanno accompagnato la costituzione e lo
sviluppo dello Stato ebraico. Assieme con loro sono state
solennemente ricordate anche altre 4.000 vittime civili di
ostilità avvenute fin dagli albori del sionismo.
Caratterizzata da cerimonie ufficiali nei cimiteri militari,
la giornata odierna di lutto per i caduti si concluderà in
serata con l'inizio dei festeggiamenti per l'anniversario della
Indipendenza (secondo il calendario lunare ebraico) annunciata
nel 1948 da David Ben Gurion. "La Giornata dei caduti - ha
rilevato il premier Naftali Bennett in una cerimonia svoltasi
nel cimitero del Monte Herzl a Gerusalemme - è per noi una
giornata sacra".
"Violenza e terrorismo - ha poi osservato - non sono un
fenomeno naturale a cui Israele possa rassegnarsi. Noi colpiremo
chi ci colpisce direttamente e anche quanti li abbiano inviati
in missione. Per i mandanti - ha aggiunto - non ci può essere
alcuna immunità, anche se si trovano a mille chilometri da est
da qua". Riferendosi all'Iran, ha aggiunto: "Un regime che
finanzia il terrorismo non può più nascondersi. Ha già iniziato
a pagare un prezzo, ed esso non farà che salire". In un futuro
confronto, se mai dovesse presentarsi "Israele - ha assicurato -
è determinato ad assestare un duro colpo'". (ANSAmed).
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