(ANSA) - ROMA, 15 GIU - La grande bellezza del patrimonio
culturale italiano torna a conquistare visitatori stranieri e
domestici. E le città d'arte si candidano al ruolo di
protagoniste dell'estate: tra giugno e agosto sono previste 27,4
milioni di presenze, oltre 5,5 milioni in più rispetto al 2021
(+24,6%). Un boom dovuto soprattutto al ritorno dei turisti
dall'estero: le presenze turistiche straniere dovrebbero essere
oltre 17,5 milioni, il 34% in più rispetto alla scorsa estate.
Emerge da uno studio di Cst per Assoturismo presentato a Roma
alla presenza del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, della
presidente di Confesercenti Patrizia De Luise,
dell'amministratrice delegata dell'Enit Roberta Garibaldi, del
presidente di Assoturismo Vittorio Messina e del vicepresidente
vicario di Assohotel Nicola Scolamacchia.
Lo studio parte da analisi e interviste ad oltre 1.200
imprenditori effettuate nelle principali 100 città d'arte (per
capacità di posti letto, notorietà sul mercato e presenze
turistiche) distribuite su tutto il territorio nazionale: 17
sono situate nelle regioni del Nord Ovest, 28 in quelle del Nord
Est, 30 nel Centro Italia e 25 nelle regioni del Sud e nelle
Isole.
Il quadro che emerge è quello di una netta accelerazione,
agevolata dalla fine delle restrizioni e dalla ripresa dei
movimenti turistici internazionali: quest'estate il turismo
culturale crescerà del +24,6% rispetto all'anno precedente,
l'aumento più rilevante tra tutti i segmenti di offerta
turistica e della media complessiva del settore (+14,3%).
Sebbene non sufficiente ancora a recuperare pienamente i
livelli del 2019, quando i visitatori delle città d'arte erano
stati 44 milioni, l'aumento conferma comunque la ritrovata
vitalità del turismo culturale, che già nei primi 5 mesi del
2022 ha registrato un totale di 30,3 milioni di pernottamenti.
Una buona notizia non solo per le strutture ricettive ma per
tutta la filiera del turismo culturale, dai musei ai siti
culturali e archeologici, dalle guide turistiche alla
ristorazione, dai servizi di noleggio e di trasporto fino alle
attività commerciali: complessivamente 343 mila imprese e oltre
1,4 milioni di addetti nei settori produttivi direttamente o
indirettamente coinvolti. (ANSA).
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