(ANSA) - VENEZIA, 02 SET - I capelli sono tornati rossi, la
figura minuta, lo stile aggressivo nel look all black con i
grandi occhiali scuri a proteggerla, per La Syndacaliste invece
Isabelle Huppert si è trasformata, capelli lunghi biondi e gli
occhiali da vista, quasi irriconoscibile. "Con il personaggio e
la vera Maureen Kearney siamo diventate gemelle, ho accettato
una trasformazione radicale aiutata da regista, parrucchiera,
truccatrice e mi è piaciuto molto questo cambiamento", dice
l'attrice francese a Venezia. E' protagonista del film di Jean
Paul Salomè in concorso ad Orizzonti, poi in sala con I Wonder
Pictures.
La vera sindacalista e la giornalista del Nouvelle
Observateur Caroline Michel-Aguirre che ha seguito la sua storia
hanno visto il film a Parigi con regista e cast, "e hanno
apprezzato, era stata rispettata fedelmente la vicenda".
Tutto accade nel 2012, quando la maestra d'inglese diventata
sindacalista si mette contro i capitani d'industria di Areva,
all'epoca un gigante del nucleare francese che stava per essere
assorbito da un partner cinese. Provando così a salvare migliaia
di operai. Fu trovata a casa sua legata a una sedia, con la
lettera A incisa sulla pancia e il manico di un coltello nella
vagina. Violentata, denunciò alla polizia ma da vittima divenne
sospettata, condannata a due anni e a una multa di 5000 euro.
Vinse nel 2018 in appello. Una storia clamorosa finita nel
dimenticatoio. "Il suo coraggio, la sua forza, la reazione forte
e di grande dignità rispetto a quello che le avevano fatto e che
stava succedendo sono sembrate quasi sfacciate per una donna.
Non voglio entrare nel merito, come attrice mi sono impegnata a
rendere credibile il personaggio su cui sin dall'inizio aleggia
un clima di sospetto, facendo il ritratto di una donna dura,
spigolosa, che con abiti, occhiali, accessori e rossetto
indossava una armatura". (ANSA).
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