(di Silvia Lambertucci)
(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Nel tempo si è parlato di Pontormo,
di Pinturicchio, di Castiglione, del Peruzzi. E se invece fosse
Lorenzo de Medici il giovane, il figlio del primogenito di
Lorenzo il Magnifico nonché nipote di Papa Leone X il ragazzo
che posa con Raffaello nel celeberrimo "Ritratto con amico" del
Louvre? Ad avanzare l'ipotesi è la storica dell'arte Claudia
Viggiani, che spiega la sua suggestiva teoria in un articolo
appena pubblicato sulla rivista Finestre sull'arte. Viggiani
ricorda la storia del dipinto, entrato nel 1792 nella collezione
del museo parigino. E ripercorre le tesi avanzate negli anni da
diversi studiosi sull'identità del secondo protagonista dello
splendido quadro, non a caso collocato in grande evidenza nella
mostra allestita due anni fa alle Scuderie del Quirinale per i
500 anni dalla morte del geniale pittore urbinate.
La sua ipotesi di identificazione, spiega, si basa
innanzitutto sulla somiglianza. A suo parere i tratti
fisiognomici del giovane ritratto accanto al pittore ricordano
quelli del rampollo Medici così come poi sarà raffigurato dallo
stesso Raffaello nel 1517 in un altro dei suoi capolavori: il
Giuramento di Leone III nella Stanza dell'Incendio di Borgo in
Vaticano. E poi più tardi, nel 1518, nel Ritratto di Lorenzo de'
Medici, duca di Urbino. Lorenzo, ricorda Viggiani, era nato a
Firenze nel 1492, figlio di Alfonsina Orsini e Piero il Fatuo,
primogenito di Lorenzo il Magnifico, dal quale il neonato aveva
preso il nome. Dopo l'esilio della sua famiglia e la successiva
restaurazione della stessa nel 1512, era tornato a Firenze come
primo della città. Da quel momento i suoi interessi si erano
concentrati esclusivamente sulla politica e sulla mission di
consolidare le fortune e il potere della sua famiglia. Bravo e
ambizioso, il giovane Medici, al punto da stringere un forte
legame con Francesco I re di Francia.
E qui entra in scena il terzo protagonista di questa storia,
ovvero proprio il monarca francese. Che secondo la studiosa,
sarebbe la persona alla quale i due giovani uomini del quadro
stanno guardando, nonché probabilmente il destinatario del
dipinto. (ANSA).
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