(ANSAMed) - BEIRUT, 22 DIC - Due soldati iracheni sono morti
e altri tre sono rimasti feriti in un attacco nel nord del Paese
avvenuto ieri e attribuito a sospetti jihadisti: lo hanno reso
noto oggi fonti della sicurezza. Finora l'attacco non è stato
rivendicato, ma ufficiali dell'esercito lo hanno attribuito a
"elementi dell'Isis". Ieri sera due veicoli dell'esercito sono
stati colpiti da altrettante esplosioni mentre viaggiavano
vicino a Dibs, a circa 50 km a nord-est di Kirkuk, e subito dopo
uomini armati hanno aperto il fuoco con armi automatiche. Il
bilancio dei morti e dei feriti è stato confermato da una fonte
della polizia.
L'Isis ha colpito anche in Siria, dove nelle prime tre
settimane di dicembre sono state uccise 35 persone, tra cui un
civile: lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti
umani in Siria, secondo cui dall'1 al 21 dicembre sono stati
uccisi, oltre all'unico civile, 34 tra militari governativi
siriani, miliziani jihadisti filo-iraniani, miliziani curdi e
combattenti lealisti filo-governativi siriani in varie regioni
della Siria nord-orientale e orientale.
L'Isis in Siria era stato dichiarato sconfitto come entità
pseudo-statale nel marzo del 2019. Da allora l'organizzazione
jihadista continua a operare nelle regioni orientali e
nord-orientali, lungo la valle dell'Eufrate, con cellule
clandestine presenti per lo più nelle aree di Dayr az Zor e
Hasake.
In Siria, intanto, forze militari Usa presenti nel nord-est
sono entrate in azione la scorsa notte per catturare quattro
presunti alti membri dell'Isis nella regione di Hasake. L'azione
notturna si sarebbe svolta col sostegno, sul terreno, delle
forze curdo-arabe della coalizione guidata dal Partito dei
lavoratori curdi (Pkk) in Siria, apertamente sostenuto da
Washington. (ANSAMed).
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