(ANSA) - NEW YORK, 04 MAR - Gli Stati membri delle Nazioni
Unite hanno finalmente raggiunto un accordo, dopo anni di
negoziati, per proteggere l'Alto mare, un tesoro fragile e
vitale che copre quasi la metà del pianeta. "La nave ha
raggiunto la riva", ha annunciato il presidente della conferenza
Rena Lee presso la sede delle Nazioni Unite a New York poco
prima delle 21:30 di sabato ora locale (le 3:30 di domenica in
Italia) tra gli applausi dei delegati.
L'Alto Mare è l'area di mare che si trova al di là della Zona
Economica Esclusiva (ZEE) nazionale - oltre le 200 miglia
nautiche dalla costa, se gli Stati hanno dichiarato la EEZ - e
occupa circa due terzi dell'oceano. Questa zona fa parte delle
acque internazionali, quindi al di fuori delle giurisdizioni
nazionali, in cui tutti gli Stati hanno il diritto di pescare,
navigare e fare ricerca, per esempio. Allo stesso tempo, l'Alto
Mare svolge un ruolo vitale nel sostenere le attività di pesca,
nel fornire habitat a specie cruciali per la salute del pianeta
e nel mitigare l'impatto della crisi climatica.
Finora nessun governo si è assunto la responsabilità della
protezione e della gestione sostenibile delle risorse di Alto
Mare, il che rende queste zone vulnerabili. Di conseguenza,
alcuni degli ecosistemi più importanti del pianeta sono a
rischio, con conseguente perdita di biodiversità e habitat.
Secondo le stime, tra il 10% e il 15% delle specie marine è già
a rischio estinzione. (ANSA).
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