(ANSA) - ROMA, 23 APR - Prima di negare lo status di
rifugiati ai migranti che dichiarano di essere omosessuali e di
rischiare la vita se rimpatriati a causa del loro orientamento
sessuale, si deve accertare se nei Paesi d'origine non solo non
ci siano leggi discriminatorie ma anche verificare che le
autorità del luogo apprestino "adeguata tutela" per i gay, ad
esempio se colpiti da "persecuzioni" di tipo familiare. Lo
sottolinea la Cassazione che ha accolto il ricorso di un
cittadino gay della Costa d'Avorio, minacciato dai parenti, al
quale a Catanzaro era stato negato il diritto a rimanere in
Italia.
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