(ANSA) - MILANO, 08 OTT - Il "pagamento avvenne attraverso
l'emissione della falsa fattura" e le "modalità di pagamento mi
vennero indicate prima" da Nino Caianiello, presunto
'burattinaio' del sistema, "poi da Sozzani", deputato di FI,
"che mi mise in contatto con Mauro Tolbar", presunto collettore
delle tangenti. Così l'imprenditore della Ecol service Daniele
D'Alfonso ha confermato ai pm di Milano il presunto
finanziamento illecito di "10mila euro" versato al parlamentare,
per il quale la Camera di recente ha detto no all'arresto.
D'Alfonso, arrestato nella maxi inchiesta della Dda milanese su
un sistema di mazzette, nomine e appalti pilotati e
finanziamenti illeciti, che ha portato a 43 misure cautelari il
7 maggio, ha riempito pagine e pagine di verbali, come molti
altri indagati, depositate tra le migliaia di atti dopo la
chiusura della tranche principale a carico di 71 persone, tra
cui lo stesso Sozzani, anche accusato di corruzione in uno
stralcio di indagine ancora aperto.
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