(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Un crime noir padano a ritmo di
blues: arriva in tv L'alligatore, detective senza licenza e
appena uscito di galera (condannato ingiustamente). Per il suo
scrittore, Massimo Carlotto, tradotto in tutto il mondo, non
c'era modo migliore di festeggiare i 25 anni di questo anti-eroe
noir, nato nel '95, passato attraverso nove romanzi (e/o
edizioni). "Un Veneto dalle notti piovose, con la laguna
deserta, la nebbia con il suo sfondo nostalgico, è protagonista
nelle avventure dell'Alligatore". Parola del regista, showrunner
Daniele Vicari (Diaz, Sole Cuore Amore, Il Giorno e La notte),
con Daniele Scarigi con lui dietro la macchina da presa, che dal
25 novembre porta in tv la serie in onda su Rai2 per quattro
prime serate (anticipate su Rai Play dal 18). Personaggio nato
dalla penna dello scrittore padovano (che ha collaborato alla
sceneggiatura, firmata da Laura Paolucci e Andrea Cedrola),
trasposto nell'omonima serie per Rai Fiction e Fandango, con
protagonista Matteo Martari nei panni di Marco Buratti, un ex
cantante di Blues.
"L'Alligatore è una novità nel panorama tv italiano per il
suo stile hard-boiled in versione mediterranea. Dietro le
sbarre, l'uomo ha messo da parte il canto - ricorda Vicari -.
Gli interrogativi su di lui sono tanti. L'alligatore diventa un
investigatore molto particolare. Insieme a due amici,
altrettanto particolari, Rossini (Thomas Trabacchi) e Max la
memoria (Gianluca Gobbi), crea una "band" che rivela le
malefatte di organizzazioni criminali e di ambienti collusi".
Per Vicari si tratta della prima serie tv: "ho amato molto i
libri di Carlotto, non solo per le storie, ma per le varie
sfaccettature dei personaggi: anche quello appena accennato
lasciava un segno indelebile. Grazie poi alla sua collaborazione
alla sceneggiatura abbiamo avuto ampio margine nell'adattamento
della storia, ad esempio ambientandola nei giorni nostri".
Dice Matteo Martari: "Ho letto tutto Carlotto, sono veneto
nel più profondo, cresciuto immerso in quei paesaggi, ho pescato
nella laguna tutta l'energia necessaria per cercare di dare al
mio personaggio il vitalismo e al tempo stesso la malinconia con
cui Carlotto ha immaginato Buratti". (ANSA).
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