(di Francesco Gallo)
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - "Penso che la parola outsider sia la
chiave di tutto. Mi sento outsider ovunque vada e credo che
questo mi abbia fatto identificare naturalmente con i personaggi
di NOMADLAND. Se vivessi nel Regno Unito o in Cina, sarei
attratta da chi sta ai margini di quelle società". Così, in
collegamento remoto Chloé Zhao, regista di quel NOMADLAND che
dopo il Leone d'oro a Venezia si prepara a sbancare la 78/a
edizione dei Golden Globe con 4 nomination ed è tra i favoriti
per la corsa agli Oscar.
La Zhao, nata a Pechino nel 1982 e cantrice degli emarginati
protagonisti anche degli altri due suoi lungometraggi, Songs My
Brothers Taught Me e The Rider - Il sogno di un cowboy, con
NOMADLAND ha adattato l'omonimo libro della giornalista Jessica
Bruder che racconta la storia di una donna 'nomade' che
attraversa gli Stati Uniti sul suo furgone, interpretata da
Frances McDormand. Una vedova che ha iniziato a migrare come
tanti negli States, da un lato all'altro del Paese attraverso i
mezzi di trasporto più vari, tra un lavoro precario e l'altro:
insomma i 'nuovi poveri', in genere anziani e senza speranza.
"Penso che la questione della cura degli anziani sia un vero
problema negli States come in tutte le società capitalistiche.
Per le donne poi è anche peggio. C'è il sessismo sul posto di
lavoro e poi sono pagate meno degli uomini e di conseguenza la
loro previdenza sociale è molto bassa".
Infine, ecco un'illuminante citazione, tratta da Desert
Solitaire di Edward Abbey, e che per Chloé Zaho sintetizza
NOMADLAND (da oggi in contemporanea in Usa streaming su Hulu e
nei cinema aperti, mentre in Italia si attende la riapertura
delle sale) e la sua stessa filosofia di vita: "Gli uomini vanno
e vengono, le città nascono e muoiono, intere civiltà
scompaiono; la terra resta, solo leggermente modificata. Restano
la terra e la bellezza che strazia il cuore, dove non ci sono
cuori da straziare. A volte penso, senz'altro in modo perverso,
che l'uomo è un sogno, il pensiero un'illusione, e solo la
roccia è reale. La roccia e il sole". (ANSA).
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