(ANSA) - PALERMO, 30 APR - "Il 30 aprile 1982 la mafia
ammazzava Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Ricordare il loro
sacrificio è un dovere civico oggi come ogni giorno, ed è per
questo che il lavoro portato avanti dal centro studi Pio La
Torre è fondamentale. La figura di La Torre occupa un posto di
primo piano nella storia della nostra Repubblica. Ci ha lasciato
un'eredità importante frutto di un percorso di passione civile
e impegno che non possiamo dimenticare". Lo afferma il
presidente della Camera, Roberto Fico, in un messaggio al
presidente del Centro di studi "Pio La Torre", Vito Lo Monaco,
nel giorno del trentanovesimo anniversario del duplice omicidio
mafioso.
"Parlo in particolare - aggiunge il presidente della Camera -
della legge che porta il suo nome, approvata pochi mesi dopo il
suo omicidio. Con la legge Rognoni La Torre venne introdotto il
reato di associazione di tipo mafioso e furono previste misure
patrimoniali applicabili alla accumulazione illecita dei
capitali. La Torre l'aveva definita una legge per la democrazia,
perché consentiva che beni acquistati dalla criminalità
tornassero ad essere beni della collettività", sottolinea.
"Liberare il Paese dalla mafia significa intervenire sulle
disuguaglianze, sul lavoro, sulla dispersione scolastica, sulla
povertà economica e culturale e significa sostenere persone e
attività imprenditoriali prima che la criminalità organizzata
sfrutti situazioni di fragilità per insinuarsi dove sono più
accentuati fattori di vulnerabilità economica e sociale. Questa
esigenza - secondo Fico - è più che mai sentita in un momento
come questo, a causa della pandemia". (ANSA).
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