(Ripetizione con titolo corretto)
(ANSA) - ROMA, 30 APR - Povertà raddoppiata, crollo verticale
dei già bassi redditi familiari e disoccupazione, servizi
pubblici, compresi quelli sanitari, praticamente fermi: la
Birmania sta facendo un salto indietro di 16 anni, annullando in
pochi mesi i progressi sociali ed economici fatti dalla fine
della dittatura militare, gravata dall'effetto combinato della
pandemia di Covid-19 e del colpo di stato militare. E' quanto ha
rilevato un rapporto dell'Undp, il programma delle Nazioni Unite
per lo Sviluppo, di cui l'ANSA ha visto una compendio per la
stampa.
Anzi, i risultati dell'indagine, condotta telefonicamente su
un campione di 2.000 nuclei familiari, mostrano che l'incremento
del tasso di povertà dovuto alla crisi pandemica ha inciso per
un 6-11%, mentre le conseguenze del golpe militare, e la
conseguente 'disobbedienza civile' che ha messo in ginocchio i
servizi, la protezione sociale, le banche e anche la catena di
approvvigionamento, ha inciso per un ulteriore 8-12%.
La combinazione delle due crisi, rileva l'Undp, in poco più
di un anno ha ridotto i redditi medi del 46% che, tradotto in
comportamenti di vita, ha obbligato molte famiglie a tagliare
drasticamente la spesa per alimenti, a rinunciare alle cure
mediche, a togliere i figli dalla scuola e a ricorrere a
prestiti 'informali', cioè amici, parenti ma anche strozzini. In
termini di tasso di povertà, il Covid secondo le Nazioni Unite,
ha provocato un aumento dal 31%, secondo una stima ottimistica,
al 36%, se si vuole essere pessimisti. Ma mentre gli effetti
sociali del coronavirus sono considerati un effetto a "breve
termine", nella percezione della gente quelli del colpo di stato
sono a lungo termine e il suo effetto sulla povertà aggiunge 12
punti e porta il tasso più pessimistico al 48%.
In altre parole, se le riforme compiute dai governi
democratici negli ultimi 16 anni avevano ridotto il tasso di
povertà (cioè di chi vive con meno di un dollaro al giorno a
testa) dal 48% al 25% della popolazione birmana di circa 54
milioni di persone, questo progresso, in poco più di un anno, è
stato completamente annullato. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA