(ANSA) - KIEV, 10 SET - Le forze russe che da inizio marzo
controllano la centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno ucciso
due dipendenti ucraini dell'impianto e commesso violenze nei
confronti di decine di altri lavoratori. Lo ha denunciato il
capo dell'agenzia per l'energia nucleare di Kiev, Petro Kotin.
"E' stato gradualmente instaurato un regime di vessazioni",
con "torture" e "pestaggi del personale", ha detto Kotin,
secondo cui due lavoratori "sono stati picchiati a morte". Circa
200 membri dello staff sono stati arrestati e una decina
risultano al momento scomparsi, ha aggiunto, tornando a lanciare
un appello per la smilitarizzazione dell'area.
In un'intervista all'Afp, Kotin ha definito la situazione a
Zaporizhzhia come "molto difficile", riferendo che "due persone
nel territorio della centrale sono rimaste ferite in
bombardamenti in separate occasioni. Ma la gente capisce che la
sicurezza nucleare dell'impianto dipende da loro - ha aggiunto
-, quindi i lavoratori tornano a Energodar e continuano a
lavorare nella struttura". "I russi cercano persone filo-ucraine
e le perseguitano. La gente è psicologicamente distrutta", ha
inoltre denunciato Kotin. (ANSA).
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