(ANSA) - ROMA, 19 GEN - "E' normale che ci siano colleghi che
avendo sempre fatto i pm antimafia abbiano una visione
estremamente severa di questi problemi. Ma l'Italia non è fatta
di pm e questo parlamento non deve essere supino e acquiescente
a quelle che sono le posizioni dei pm". Lo ha detto il ministro
della Giustizia, Carlo Nordio, alla Camera in riferimento alla
polemica sulla limitazione delle intercettazioni. Parole che
sono state accolte da un lungo applauso da parte della
maggioranza. Il guardasigilli, nel corso del suo intervento, ha
anche sottolineato che non ha "mai inteso toccare minimamente le
intercettazioni che riguardano terrorismo e mafia e quei reati
che sono satelliti nei confronti di questi fenomeni perniciosi".
"Quando si parla di giustizia bisogna parlare anche di errori
giudiziari", ha anche detto il ministro della giustizia facendo
riferimento al caso dell'ex comandante dei Ros, il generale
Mario Mori "la cui carriera è stata rovinata senza che nessuno
abbia risarcito il danno", ha proseguito. Dai banchi
dell'opposizione, però, queste dichiarazioni sono state accolte
da brusii.
Il guardasigilli ha poi evidenziato che "se siamo di fronte a
una mafia che si è infiltrata dappertutto" questo vuol dire che
"in questi ultimi 30 anni la lotta alla mafia è fallita". Nordio
- che ha detto di non credere a questo - ha così replicato a
quanto detto dall'ex procuratore nazionale antimafia, Federico
Cafiero De Raho, a cui contesta di avere una visione
"pan-mafiosa". (ANSA).
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