(ANSA) - ROMA, 20 LUG - ''Il sangue e la parola è il
tentativo di condividere con il pubblico una commozione non
verbalizzabile, un sentimento che a parole non si può esprimere,
e che forse con la musica, con il canto si può in parte
trasmettere''. Nicola Piovani spiega così il senso della cantata
che eseguirà in prima assoluta venerdì 22 luglio in Piazza del
Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella, delle massime cariche dello Stato e degli esponenti
della società civile. Il maestro premio Oscar l' ha composta su
testo di Paola Conti tratto liberamente dalle ''Eumenidi',
dalla Costituzione italiana e dai lavori preparatori dell'
assemblea costituente. Il tema comune è la volontà di fare in
modo che la violenza lasci il posto al dialogo, la vendetta alla
giustizia, la guerra alla pace. L' idea è nata una decina di
anni fa dalla rilettura dell' Orestea di Eschilo. ''Mi ha molto
colpito - racconta all' ANSA - la vicinanza di pensiero che
c'era fra i discorsi di Atena nelle Eumenidi e i carteggi dei
padri costituenti del dopoguerra, quei testi preparatori alla
scrittura della nostra Costituzione repubblicana. Era
emozionante per me scoprire come certi temi, certi valori siano
stati proclamati venticinque secoli fa da Eschilo, in teatro. E
mi impressiona pensare a quanti anni ci sono voluti perché quei
principi trovassero in parte attuazione nella nostra civiltà''.
Piovani sarà sul podio per dirigere l'orchestra e il Coro del
teatro dell' Opera di Roma, i due soprano Maria Agrestra e Maria
Rita Combattelli e Andrea Pennacchi voce recitante. Il concerto,
che sarà trasmesso in diretta da Rai3, è stato voluto dalla
Corte Costituzionale e realizzato in collaborazione con la Rai e
con il Teatro dell'Opera di Roma. (ANSA).
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